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Argomento trattato al Centro Ederel
La numerologia è lo studio della possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi. La numerologia e la divinazione numerologica erano pratiche popolari fra i primi matematici come Pitagora, ma oggi sono considerate una pseudoscienza. Questo sviluppo è storicamente simile a quello avuto
Elaborando nomi, data di nascita e alcuni altri parametri, è possibile trovare non soltanto l’ archetipo personale, ma anche una serie di altri dati che consentono di inquadrare la personalità di ciascuno di noi e le prospettive che ognuno dovrebbe seguire per essere in armonia con le caratteristiche peculiari della sua essenza interiore. L’ORIGINE DELLA NUMEROLOGIA La numerologia ha radici molto antiche e appartiene a diverse tradizioni sia occidentali che orientali. Nel bacino del Mediterraneo, Assiri, Caldei e Babilonesi ne sono stati i precursori e anche la scuola pitagorica si è occupata di numerologia. Anche le civiltà precolombiane dell’America, Maya, Incas e Aztechi ben conoscevano l’importanza dei numeri e del loro significato. NUMEROLOGIA ANGELICA La numerologia angelica è una disciplina piuttosto nota e parecchio utilizzata, con grandi valenze spirituali e pratiche. Gli Angeli sono 72 e il nome di ogni angelo è formato da 5 lettere dell’alfabeto ebraico. Ogni lettera dell’alfabeto ebraico ha un valore numerico. Pertanto, sommando il valore di ciascuna lettera, si ottiene un numero per ogni angelo. Secondo la Ghematria, (un antico sistema di origine biblica) questo numero resta nel suo valore assoluto, vale a dire non si riduce a cifra unica. La NUMEROLOGIA CINESE, ben nota anche ai nostri giorni, fa riferimento ad una matrice numerica, formata da un quadrato “magico” composto a sua volta da 9 quadrati più piccoli si chiama Lo-Chou e costituisce anche la base di altre discipline. In occidente, questo stesso quadrato si chiama “quadrato magico di Saturno” ma ha altre utilità. La numerologia cinese costituisce una disciplina di grande fascino e di una certa complessità, ma differisce parecchio nella tecnica e nei calcoli rispetto alla numerologia occidentale. NUMEROLOGIA E SOGNI Un altro argomento strettamente legato alla numerologia riguarda il collegamento con i sogni. Non solo e non tanto per un riferimento ai vari giochi che prevedono l’utilizzo di numeri, ma anche e soprattutto per estrapolare da un sogno alcuni numeri che possono indicare un percorso, una via che in quel momento possono essere di particolare utilità. Non è semplice darne una spiegazione sintetica, ma si parte scrivendo alcuni momenti essenziali del sogno stesso e riportando alcuni eventi in parole prima e in numeri poi, utilizzando il prospetto dell’alfabeto a 26 lettere. Molto interessante, ad oggi, è l’ associazione di lettere e numeri con gli archetipi, il cui termine è stato usato per la prima volta da Jung all’ inizio del secolo scorso, che sono schemi universali e innati che a loro volta costituiscono l’ inconscio collettivo. Nella Numerologia moderna di matrice occidentale esistono parecchi “schemi” per portare le lettere in numeri, partendo dall’ alfabeto. La NUMEROLOGIA TANTRICA estrapola significati nascosti e relazioni sottili tra l’universo e l’uomo. Rintraccia e descrive in modo parallelo ed equivalente all’analisi astrologica i punti focali e sinergici dell’esistenza dell’individuo. Traccia il processo dell’anima, da dove proviene e dove anela andare e manifestarsi. Indica i limiti che trattengono l’evoluzione e i talenti che la favoriscono. La Natura di un numero appartiene al pianeta che lo governa. L’astrologia e la Numerologia Tantrica sono lo strumento che permette la comunicazione tra regno sottile e regno umano. Tutte le informazioni riportate in questo blog sono a scopo divulgativo generico.Liberamente tratti da varie fonti web.#centroyogaederel
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Se gli “organi di senso” servono principalmente a permetterci di relazionarci ed interagire con il mondo che ci circonda, il tatto, in particolare è in grado di “comunicare” con gli altri ad un livello più profondo.
Mentre, infatti, la vista, l’udito, l’odorato ed il gusto ci consentono un’apertura sensoriale “oggettiva” ma limitata, il tatto accende, nel toccante e nel toccato, sensazioni soggettive immediate che, quasi sempre, trascendono la fisicità del tocco. Ed il nostro corpo risponde, a questa caratteristica, con tutta la sua superficie. Infatti la peculiarità del tatto è proprio l’ampiezza della sua distribuzione. La differenza con gli altri sensi è che essi operano specificamente attraverso i relativi organi deputati alla loro attività, mentre il tatto risponde alla sua funzione attraverso i “ recettori” che sono distribuiti su tutta la pelle, dalla sommità della nuca alla punta estrema delle dita dei piedi. Il nostro corpo diventa, allora, un’area spaziale completa a disposizione per dare e ricevere gli stimoli tattili che provengono dall’ esterno. Ed il primo stimolo d’amore lo riceviamo già al momento della nascita e nei primissimi giorni di vita dove il tocco e le carezze della mamma ci “comunicano” quel sentimento di accoglienza e sicurezza che ci conforta e ci rassicura. E’ noto che numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che la stimolazione tattile è assolutamente indispensabile per la sopravvivenza dell’organismo e che persone private nell’infanzia di carezze ne hanno sofferto a livello di sano sviluppo fisico e psichico portandosi dietro pericolose carenze comportamentali nell’età adulta. Tutto questo significa che quando si ama una persona l’esigenza naturale è proprio quella di toccarla, di accarezzarla così come, del resto, noi stessi facciamo con il nostro corpo quando una parte di esso è dolorante. La tocchiamo, la accarezziamo, la massaggiamo. “Contatto”, “Carezze”, “Massaggio”: una simbiosi gestuale che risponde ad un unico obiettivo, uno scambio relazionale d’amore indirizzato a migliorare lo stato psicofisico di chi riceve tale trattamento. Ma per arrivare a tutto questo non basta semplicemente “ toccare “,”carezzare”, “massaggiare”: occorre superare la fisicità del gesto ed operare ad un livello relazionale più profondo, un contatto che trasmetta impulsi profondi, un contatto che sia intuizione ed ascolto, una presa di coscienza del messaggio che il corpo “toccato” sta trasmettendo: una “ comunicazione tattile” che diventa essenziale perché immediata ed autentica e che sostituisce e supera il linguaggio verbale, spesse volte vuoto ed ingannevole. Ecco allora che inizia a comprendersi l’importanza dell’intervento del naturopata in questa “comunicazione tattile” dove la sensibilità e la preparazione dell’“operatore del benessere” è in grado di meglio comprendere i messaggi del corpo e le sue richieste di aiuto. Il naturopata sa che quando l’energia che scorre dentro di noi non fluisce liberamente il nostro organismo si irrigidisce, ne risente negativamente e noi, di conseguenza, stiamo male. Il naturopata sa che, in queste situazioni, i conflitti emotivi e lo stress si impadroniscono di noi e la nostra persona, intesa complessivamente ed unitariamente come corpo-mente, perde ogni capacità di rilassarsi e, a sua volta, il mancato rilassamento esaspera la condizione di tensione. Il naturopata è in grado di accorgersi quando questi “disequilibri psichici” si ripercuotono a livello fisico comportamentale: il corpo si contrae e si irrigidisce ed aumentano le tensioni che si scaricano a livello di articolazioni e di singoli organi (tipici esempi possono ritrovarsi nei dolori articolari e muscolari della schiena, dolori cervicali, cefalee tensive ecc): Ma anche gli organi interni “somatizzano” e così malattie dell’apparato digerente ( colon irritabile, gastriti ecc) ovvero tachicardie, sbalzi di pressione ecc sono sintomatici di uno stato di tensione interna e ci indicano, in modo molto chiaro, l’organo bersaglio di una situazione di stress o di conflitto emotivo. Queste conoscenze danno allora al naturopata la possibilità di utilizzare la “comunicazione tattile” per ristabilire il benessere psico-fisico della persona trattata cogliendo i messaggi del corpo e utilizzando lo strumento del “massaggio” per il raggiungimento dell’obiettivo. Sarà un contatto che andrà “oltre” il toccare fisico. Sarà un massaggio “con…tatto” dettato da tocchi e gesti ispirati dall’ attenzione, dall’ accortezza, dal rispetto, dalla sensibilità. Dall’ amore per l’altro e dunque…”con…tatto”. In tal modo il contatto effettuato con “tatto”, prima di divenire massaggio sarà una comunicazione relazionale coinvolgente e profonda destinata a dare sollievo ai disagi presenti instaurando un contatto energetico che penetrerà dolcemente nel corpo dell’altro e scioglierà le tensioni fisiche e psichiche. |
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