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Argomento trattato nella scuola di formazione insegnanti Hatha Yoga e Ayurveda
Per info e iscrizioni: segreteria Nunzia 335.6464259 - segreteria amm.va Raffaella 393.9715464 L’ ayurveda delinea i parametri relativi alla costituzione individuale, all’età, alla forza, al clima, alla stagione, e così via, in base ai quali occorre agire per mantenere la salute nel corso di tutta la propria vita. Ciò equivale a gestire razionalmente l’energia, avendo in mente l’intera durata della vita. Un secondo principio generale che concerne l’ottimizzazione dell’energia è che per qualsiasi oggetto o attività ci può essere un modo di agire corretto, eccessivo, insufficente o scorretto. Il modo di agire corretto conserva la salute, mentre gli altri la compromettono. Ciò vale per il modo in cui si usano gli organi di senso, l’alimentazione, l’esercizio fisico, l’attività mentale, e così via; inoltre è valido per la pratica dello yoga. Tuttavia lo yoga ha un obbiettivo più audace rispetto alla mera conservazione della salute, perchè si pone nientemeno che vincere e trascendere le forze della natura. Se ci si prefigge tale fine, le sue tecniche per attingere alle energie del corpo e della mente e controllarle sono impareggiabili. Lo yoga incanala, argina e dirige nella maniera più efficiente, eliminando blocchi e impedendo lo spreco. Ciò gli da non soltanto il potere di conservare la salute, ma anche quello di masterizzarla e, in ultima analisi, di trascendere ogni considerazione legata alla salute. Qui di seguito sono esposte le regole di base per la pratica dello yoga, fondate sugli insegnamenti ayurvedici che si richiamano al buonsenso. Esse sono dirette alle persone che vivono nel mondo, con consistenti impegni di lavoro, famigliari e sociali. Inserire lo yoga nella vita quotidiana come sostegno e pratica spirituale, è diverso dal considerarlo l’unico fine. Coloro che si comportano in quest’ ultimo modo sono eremiti che hanno rinunciato alle attività mondane e seguono le proprie regole nella disciplina spirituale, come mostrano gli esempi citati nei vari testi di yoga. #centroyogaederel
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Argomento trattato nella scuola di formazione insegnanti Hatha Yoga e Ayurveda
SONO APERTE LE ISCRIZIONI per il nuovo anno accademico Per info e iscrizioni: segreteria Nunzia 335.6464259 - segreteria amm.va Raffaella 393.9715464 L'Ayurveda, è uno dei sistemi di medicina naturale più antichi tramandati dall'uomo, un grande dono dell’India al mondo. In occidente spesso l'Ayurveda è ricondotto unicamente ai preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, varie terapie di purificazione, rilassamento e bellezza abbinate alla cosmesi, ma comprende in realtà un orizzonte assai più ricco e complesso. Il termine "Ayurveda" è composto dai termini "vita" (ayu) e "conoscenza" (veda), quindi il suo significato è "conoscenza della vita", o "l’arte del buon vivere". Oltre alla scienza medica racchiude in sè elementi di filosofia, arte e disciplina, ed offre una visione completa dell’esistenza, insegnando a conoscere la vera natura dell'Essere Umano ed il suo ambiente, ed a mantenere l’equilibrio tra esso e l’Universo. L'antica medicina dell'Ayurveda si basa sulla profonda conoscenza del corpo,e della sua relazione con la mente e con lo spirito. Considera quindi la salute come uno stato di equilibrio, nel quale i fattori psicologici ed ambientali hanno la stessa importanza di quelli fisici. Nata in India migliaia di anni fa, l'Ayurveda non è solo una scienza per il benessere fisico: è anche filosofia, psicologia, scienza dello spirito e, come dice il suo nome, una "scienza di vita" proiettata al completo benessere fisico e mentale. L'ayurveda si sviluppa in diversi argomenti strettamente legati tra loro, tanto da non poter scinderli tematicamente. In particolare, si compone di: Elementi fondamentali; Unicità dell'individuo; Alimentazione ayurvedica: Stile di vita auyrvedico; Cure ayurvediche e Rimedi ayurvedici. Con un volo filosofico potremo dire che l'ayurveda e l'antroposofia*, pur essendo radicati uno in oriente e l'altro in occidente, hanno una base comune: sono stili di vita sia esteriori che interiori,e sono medicine complementari. Il successo dell'Ayurveda in occidente è quindi dovuto anche al suo porsi come medicina complementare e come tale si affianca alla medicina tecnologica senza sostituirla. La costituzione della materia L'ayurveda insegna che l'uomo si compone di un miscuglio di materia ed antimateria, ed il benessere fisico e mentale è il frutto della costante interazione di questi aspetti. Il principio ayurvedico di base asserisce che niente funziona in modo isolato, per cui uno squilibrio darà origine all'insorgenza di un disturbo, di una disarmonia. L'universo è governato da cinque elementi: etere, aria, terra, fuoco ed acqua, e l'uomo si compone di una combinazione di questi cinque elementi. Secondo la filosofia dell'Ayurveda, infatti, la vita non è mera esistenza, ma va gestita secondo quattro principali obiettivi: Dharma (virtù da seguire, "dovere"), Artha (ricchezza della comprensione, benessere/prosperità), Kama (felicità), Moksha (libertà/illuminazione). Inoltre l'Ayurveda distingue tre differenti energie vitali (Tridosha), ognuna delle quali si differenzia per sede corporea principale e funzione particolare. Il normale equilibrio dei Dosha corrisponde alla condizione di salute, mentre lo squilibrio di uno o più causa la malattia. Lo stile di vita quotidiano, l’adattamento ai cambiamenti stagionali, la dieta e il contatto con la natura sono molto importanti per mantenere l'equilibrio dei Dosha e dunque la salute. * Antroposofia: medicina naturale-cosmica ad ampio spettro conoscitivo. La malattia è studiata nel suo evolversi corporeo fisico, eterico, astrale e spirituale, nell'arco di un destino che abbraccia più vite terrene. ARGOMENTO trattato nella scuola di formazione insegnanti Hatha Yoga e Ayurveda.
SONO APERTE ISCRIZIONI per il nuovo anno 2018/19 Per info costi e iscrizioni: segreteria Nunzia 335.6464259 segreteria amm.va Raffaella 393.9715464 mail: asd.centroederel@gmail.com web: www.centroederel.com fb: ederel *** I concetti dell’ ayurveda, possono apparire tanto estranei alla moderna cultura occidentale, tali concetti non sono tuttavia cosi’ lontani dalle idee del mondo greco antico e del medioevo, per quanto stiano diventando anche queste sempre più estranee al modo di pensare contemporaneo. La prima caratteristica è una struttura teorica che concepisce l’essere umano e tutta la natura come interconnessi. Ogni cosa proviene dalla natura e ogni cosa è formata da tre principi: luce, energia e inerzia e da cinque elementi: spazio, aria, fuoco, acqua e terra. I corpi hanno forme e qualità diverse secondo la combinazione e la proporzione fra questi cinque elementi; i sensi delle creature viventi sono strutturati per interagire con questi elementi. Ogni cosa nel mondo può essere classificata secondo le sue qualità: calda o fredda, liquida o solida, ruvida o liscia, e così via, e ogni cosa ha un’utilità. L’ ayurveda, dunque, colloca il suo particolare oggetto d’indagine, che è la vita intesa come longevità; e quindi il suo approccio alla vita e alla salute è dettato dal buon senso. Per resistere al logorio, il corpo ha bisogno di una manutenzione continua: l’ ayurveda non soltanto riconosce l’importanza di uno stile di vita e di una dieta razionali, ma elenca in modo esauriente le attività e gli atteggiamenti che favoriscono o danneggiano la salute. Si ritiene che l’ ayurveda sia stato tramandato dagli antichi saggi, i quali, a loro volta, l’avrebbero ricevuto dagli dèi stessi. La teoria dei tre doṣa, che rappresenta i principi del movimento, del calore e della coesione come i principi attivi del corpo, spiega i diversi processi fisiologici, la condizione normale e quella patologica. Nel campo dell’anatomia, il contributo dell’ ayurveda consiste nell’ identificazione nel corpo di numerosi punti vitali vulnerabili: i marman. Le parti del corpo, le loro azioni, qualità e funzioni sono tutte classificate secondo i cinque elementi. Lo spazio è correlato alle orecchie, alla voce e agli spazi vuoti; il vento al senso del tatto, alla pelle, al respiro, all’ organizzazione dei tessuti e ai movimenti corporei; il fuoco è associato alla forma e-o colore, agli occhi, al potere della vista, alla digestione e al calore; l’ acqua è correlata al sapore, alla lingua, alla freddezza, alla morbidezza, all’untuosità e all’umidità; la terra determina l’ odore, il naso, la pesantezza, la stabilità e la forma. C’è una corrispondenza anche fra i doṣa e gli elementi: il va̅ta è costituito in prevalenza dal vento e dallo spazio, il pitta dal fuoco e il kapha dall’ acqua e dalla terra. |
"Affidati alla vita in assenza di credenze
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