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Argomento trattato al Centro Ederel
Info: segreteria Nunzia 335.6464259 - segreteria amm.va Raffaella 393.9715464 Il mondo è suono... Il suono è vibrazione... La vibrazione è energia... Energia è vita. Tutto ciò che ci circonda è soggetto a vibrazioni e la frequenza si chiama risonanza. I chakra, le ossa e gli organi nel corpo, possiedono una frequenza (risonanza) differente. Per chiarire, la risonanza è la capacità di un corpo di vibrare, risuonare a sua volta, in presenza di un determinato suono. È una legge naturale. Le vibrazioni aumentano se corrispondono alle frequenze del ricevente. Ecco perchè lo stesso fenomeno influisce profondamente una persona, mentre non provoca la minima reazione in un‘ altra. Nello stato di salute dell’essere umano, tutte queste frequenze vibrano in armonia. Tuttavia questo stato di equilibrio si può perdere facilmente. Lo stress, l’ansia, le tensioni fisiche ed emotive, interferiscono su questa armonia interiore e ci conducono alla disarmonia e alle malattie del corpo e della mente. Il suono armonico può influire l’armonia del nostro corpo, armonizzandoci con l’ordine naturale. Il suono è essenzialmente una vibrazione: tutto ciò che vibra emette un suono, che sia percepibile dall’ orecchio umano o meno. Ogni cosa, che siano oggetti o i nostri stessi corpi, possiede dunque una sua vibrazione e un suo “suono”, in quanto costituito da particelle infinitesimali in continua vibrazione. Nella musicoterapia, nelle pratiche spirituali, nei percorsi di benessere acquista sempre più importanza la ricerca e l’utilizzo del potere della vibrazione per armonizzare e riequilibrare il corpo e non solo. Le onde sonore stimolano la nostra pelle in modo simile al massaggio, producendo effetti sugli organi corrispondenti; frequenze particolari guidano la mente a rilassarsi e focalizzarsi; i suoni di particolari strumenti possono innalzare lo spirito verso il trascendentale. Alcuni esempi di noti strumenti dalla potente vibrazione sono le campane tibetane, i didgeridoo australiani e, in modo particolare, il Gong. Il suono del Gong e il Bagno Armonico nelle sue straordinarie vibrazioni sono un’esperienza intensa e avvolgente, dal sorprendente potere curativo. Il Gong è molto più di un semplice strumento musicale, è utilizzato con grande efficacia anche nella pratica dello yoga e a fini terapeutici. Il gong: uno strumento antico e magico Il Gong è uno strumento molto antico, la sua origine è incerta, ma la sua presenza è rintracciata in numerose culture. Si pensa che esista fin dall’Età del Bronzo (tra il 3000 e il 2000 a.C.), che fosse usato dai Romani come strumento di segnalazione, dai Greci per intimidire i nemici e durante i rituali funebri. Proprio dalla Grecia potrebbe essersi diffuso a est, verso l’India nord-occidentale. Le prime menzioni vere e proprie del Gong come strumento musicale e rituale vengono da una zona della Cina tra il Tibet e la Birmania, dove si pensa il Gong sia arrivato attraverso l’India e l’Afghanistan. Oltre che in Asia e in Europa, il Gong è conosciuto e usato per scopi religiosi e rituali anche in Africa e in Sud America. In molte di queste civiltà il suono del Gong era ed è considerato magico.Di certo, il suono del Gong è estremamente potente, molto particolare, unico. Il Gong è uno strumento musicale idiofono, ovvero il suo suono è prodotto dalla vibrazione del corpo stesso dello strumento. Altri strumenti musicali necessitano invece di risuonare “accoppiandosi” a un’altra struttura, come ad esempio la cassa di risonanza di uno strumento a corda. Della famiglia degli strumenti idiofoni fanno parte anche gli xilofoni, i piatti, le nacchere e, significativamente, i blocchetti di legno di origine molto antica usati nei templi e le campane. Il suono delle grandi campane delle chiese occidentali è forse l’unico paragonabile alla complessità dei toni del Gong, capaci di trasportare chi ascolta fuori dal mondo materiale e in una dimensione spirituale, trascendentale. Il potere della vibrazione Il Gong come strumento musicale è conosciuto e molto utilizzato nella musica orientale e in quella occidentale. Tuttavia il suo significato più profondo, il suo uso più straordinario, risiede nel grande potere della sua vibrazione: un potere di trasformazione, di guarigione e di elevazione spirituale. Il Gong oggi è utilizzato da terapeuti, dai counselor spirituali e anche dagli yogi: sia per insegnare, che per praticare lo yoga. Il Gong e lo Yoga Il Gong è menzionato in relazione allo yoga per la prima volta in un testo essenziale del XIV secolo, l’Hatha Yoga Pradipika, e in altri testi antichi che paragonano, ad esempio, il risveglio del chakra del cuore ad opera dell’energia kundalini a “un gong che esplode al centro del sole”. La particolarissima vibrazione del Gong aiuta lo yogi a entrare in uno stato spontaneo di meditazione profonda e ha un profondo effetto sia sul corpo fisico che sulle energie del corpo sottile. Libera le nadi, i canali energetici in cui scorre il prana, rimuovendone i blocchi Permette così al prana di scorrere liberamente, aumentando l’energia vitale e stimolando i processi di autoguarigione. I complessi schemi di frequenza del suono del Gong entrano in risonanza con la frequenza sonora caratteristica di ogni singolo chakra, facendoli vibrare nella risonanza per loro ottimale. Ciò permette di riallineare i chakra, aprirli liberandoli. In particolare, il Gong agisce con grande efficacia sul sesto e sul settimo chakra, sulle ghiandole pituitaria e pineale a essi collegate, e sul sistema parasimpatico, una parte del sistema nervoso che presiede alle funzioni corporee involontarie e stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia. Per questo il gong è uno strumento prezioso e ideale per aiutare la meditazione. Il Gong e il Kundalini Yoga Il Gong viene affiancato alla pratica dello yoga in numerose scuole. In Occidente, l’uso più diffuso del Gong in combinazione con lo yoga avviene nella tradizione del Kundalini Yoga. Yogi Bhajan, il maestro che ha portato il Kundalini Yoga in Occidente, era egli stesso un maestro di Gong. Nel suo insegnamento utilizzava il suono del Gong non solo come parte della meditazione e del rilassamento in una lezione di yoga, ma anche come aiuto nelle terapie per guarire il sistema nervoso, per esempio, dai danni della tossicodipendenza. Nelle parole di Yogi Bhajan, “il Gong è il primo e ultimo strumento per la mente umana […] È il primo suono dell’universo. È il suono creativo di base.” #centroyogaederl
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