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#La malizia diabolica della modernità e la "ragione naturale":
gli esseri umani possiedono un senso interno che dice loro come le cose dovrebbero essere, ma oggi tutto è come non dovrebbe essere? Ipnotizzati dal telefonino Come nei film del buon vecchio George Romero oggi si ha la sensazione di camminare in mezzo a un esercito di zombie sempre con lo sguardo fisso sullo schermo del loro aggeggio infernale. Voi siete al tavolo con un amico, state parlando di qualcosa; ma ecco che squilla il suo telefonino, e quello, senza neanche fare un cenno di scusa, si mette a parlare con il nuovo interlocutore, e v’ignora completamente per un quarto d’ora; poi, quando ha terminato la sua conversazione, si degna di tornare a voi. Ma ecco che l’aggeggio infernale squilla di nuovo, stavolta però in modo diverso: è in arrivo un messaggino; e bisogna pure che l’amico risponda, e che lo faccia subito: perdio, non siamo mica fra maleducati? E così fan tutti. Viviamo in una società post-umana"Disconnessa" e la disconnessione non riguarda solo i giovani: ci sono anche moltissimi adulti che si comportano allo stesso modo. E non è solo l’attenzione, è anche tutto il resto che non è come dovrebbe essere. I giornali, la televisione, i partiti politici, le istituzioni, non sono come dovrebbero essere. La "Disconnessione" a volte porta a delle esperienze drammatiche. Come è successo a quel capotreno che ha visto, arrivando col convoglio in stazione, un ragazzo "seduto di spalle sui binari"; e che ha tentato disperatamente di frenare ed evitare la tragedia, ma non ce l’ha fatta, perché quel ragazzo, con le cuffie della musica negli orecchi, non ha sentito nulla: "stava inviando messaggini col cellulare". E quel che capita ormai a ciascuno di noi, in qualunque ambito. Capita all’ impiegato postale, davanti a un giovane di almeno vent’anni, probabilmente uno studente universitario, che viene per fare una raccomandata, e al quale ha spiegato che deve scrivere il suo nome sotto la dicitura: mittente; e ha capito subito, dalla smorfia interrogativa di quello, che la parola mittente gli è del tutto sconosciuta. E capita al padrone di una gelateria o di un ristorante, che non è riuscito a far capire ai neoassunti che arrivare in orario al lavoro non è un optional, ma un loro preciso dovere, e che l’orario finisce quando si è rimesso tutto in ordine per il giorno dopo, non quando se n’è andato l’ultimo cliente. Ed abbiamo a disposizione una lista lunghissima di esempi per raccontare come l' individuo in questa era sia disconnesso. Nell’ arco di una singola giornata, noi abbiamo decine e decine di occasioni per andare a sbattere contro questa sensazione di disarmonia, d’irrealtà e, di conseguenza, di alienazione. Alcune le potremmo evitare, al prezzo di rincantucciarci al massimo nel nostro particolare, e curare la propria sfera di vita più privata, rinunciando quasi del tutto alle relazioni sociali, alla carriera, e, al limite, persino al bene immenso della famiglia, tanto è frequente il non sentirsi capiti e il non ricevere conforto neppure fra le mura domestiche. Molte, però, sono inevitabili, perché fanno parte delle relazioni con gli altri alle quali non possiamo sottrarci, già per il solo fatto di svolgere un lavoro o una professione, di abitare in un certo condominio o in un certo quartiere, di camminare per la strada o parcheggiare l’automobile, anche senza frequentare i luoghi più affollarti, i negozi più alla moda, i centri commerciali o gli stadi o le palestre, ove è più facile, per non dire inevitabile, trovarsi in mezzo a una folla afferrata dal demone del consumismo o da quello del narcisismo e della smania di farsi notare. L’essere umano è un disegno magico tridimensionale, capace di connettersi alle leggi che regolano la vita nell’ universo. Quando siamo in equilibrio energetico perfetto, siamo in grado di utilizzare la nostra essenza nella sua totalità per interagire con le diverse forme presenti nei mondi intorno a noi. Ognuno di noi è un frattale dell’Universo con il quale condividiamo l’origine. Molte di queste occasioni quindi sono UTILI per ri-connetterci col senso interno che dice come le cose dovrebbero essere coerenti con la vita dell’uomo, a patto che ci impegniamo a riconoscerle. Una di certo si può annoverare fra queste ed è ... la pratica che ci aiuta a Ri-accordare la MATRICE DEL SISTEMA BIOLOGICO, essa ripristina la connessione di tutti corpi, quello fisico e quelli energetici, afferma la loro esistenza nel mondo delle Forme e rafforza il potere creativo della parola e del pensiero. Chi pratica questo metodo, riuscirà a riconoscere le disarmonie evitando di esserne ancora preda, riconoscendo e attingendo al proprio senso interno. Attraverso l’esercizio si dà un significato diverso alle azioni, alle emozioni e alla percezione, per manifestare desideri e per vivere la vita come una continua espressione di intelligenza evoluta. E’ un metodo che si basa sull’ ampliamento della coscienza e ben si adatta alla nostra ERA per riconquistare capacità e conoscenze andate perdute. #centroyogaederel
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"Affidati alla vita in assenza di credenze
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