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Negli ultimi dieci anni le ricerche scientifiche sullo yoga sono triplicate: 312 studi clinici in ventitré Paesi.
Oltre il 90 per cento di questi studi ha rilevato che lo yoga ha un impatto positivo sulla salute. Lo dice l'Harvard Medical School che in un libro uscito per Mondadori mette in fila tutti i risultati più importanti. 1. Lo yoga migliora la forza e la resistenza Molti tipi di yoga prevedono un esercizio aerobico a basso impatto e fanno bene al cuore. Uno studio ha riscontrato che 24 cicli completi di Saluto al Sole eseguiti 6 volte alla settimana migliorano sensibilmente la forza della parte superiore del corpo per 6 mesi. Un altro studio ha chiarito che un'ora di yoga impegnativo 2 volte alla settimana per 8 mesi fa aumentare la forza delle gambe. 2. Lo yoga migliora l'equilibrio e la flessibilità La percezione esatta della posizione del corpo nello spazio e la capacità di mantenere l'equilibrio miglioreranno e potranno - potenzialmente - permettere di fornire prestazioni atletiche e fisiche superiori nel loro complesso. Fare yoga regolarmente 2 volte alla settimana ha contribuito a migliorare flessibilità ed equilibrio in atleti universitari in sole 10 settimane 3. Lo yoga induce a uno stile di vita più sano Questa disciplina spinge quasi i due terzi di chi la segue a fare più esercizio e il 40% a mangiare in modo più sano. Coloro che lo praticano sono più inclini a vivere in sintonia con la natura e a nutrirsi con prodotti dell'agricoltura sostenibile. Lo yoga inoltre, stimola a dedicarsi ad altre attività fisiche o rivolte alla cura di sé. 4. Lo yoga migliora la qualità del sonno La ricerca ha dimostrato che le posizioni, le tecniche di respirazione e la meditazione sono metodi utili per migliorare la qualità del sonno e per curare l'insonnia. Il 60% di chi lo pratica ha dichiarato che lo yoga aiuta a dormire meglio. 5. Lo yoga allevia lo stress Oltre l'80% di chi lo pratica dichiara che lo yoga fa diminuire lo stress: ci si sente più calmi e radicati a terra e non si deve più sfuggire ai pensieri o ai sentimenti spiacevoli, né si è spinti a fare di più di quanto il corpo possa sopportare. Lo scopo originario dello yoga e delle sue posizioni è calmare la mente e preparare alla meditazione, che viene considerata una parte fondamentale di questa disciplina. 6. Lo yoga migliora la memoria e l'attenzione Le ricerche dimostrano che questa pratica rafforza le aree del cervello responsabili della memoria e dell'attenzione. Da uno studio è emerso che un corso di yoga di 8 settimane ha aiutato un gruppo di anziani a migliorare la memoria e le capacità decisionali. Questa pratica influisce positivamente anche sul rendimento scolastico e il comportamento in classe di bambini e adolescenti. 7. Lo yoga migliora gli stati di ansia Lo yoga è in grado di cambiare sensibilmente i livelli delle sostanze chimiche in circolo nel nostro cervello e nel nostro organismo. Tali sostanze regolano molte funzioni corporee tra cui il dolore fisico, il peso, il sonno, l'umore e la concentrazione. I ricercatori della Boston University School of Medicine hanno studiato gli effetti di due settimane di yoga sui livelli neurotrasmettitori Gaga nell'area del cervello chiamato talamo e hanno messo a confronto questa pratica con camminate della stessa durata. È stato dimostrato che o yoga migliora l'ansia e l'umore più di una camminata. 8. Lo yoga ci protegge dai radicali liberi I ricercatori hanno scoperto che 12 settimane di yoga, che comprendono anche respirazione e meditazione, almeno 4 volte alla settimana stimolano la produzione di antiossidanti naturali dell'organismo e rafforzano il sistema immunitario. Lo yoga è inoltre più efficace della corsa, della bicicletta e del salto con la corda per ridurre i radicali liberi. 9. Lo yoga e la meditazione ci aiutano a controllare le emozioni Uno studio di Harvard ha rilevato che bastano 8 settimane di meditazione mindfulness per far sviluppare le aree del cervello legate alla riflessione su di sé, alla regolazione emozionale, all'apprendimento, alla memoria, all'attenzione, all'empatia, alla compassione e ha dimostrato che, nello stesso periodo di tempo, le aree legate all'ansia, alla paura, allo stress e alla reattività emotiva rimpicciolivano. 10. Lo yoga aiuta a relazionarsi meglio con gli altri Praticarlo favorisce l'empatia. Alla base dello yoga vi sono principi etici di consapevolezza e compassione verso se stessi che possono accrescere l'empatia nei confronti di sé e degli altri. Questa disciplina espande inoltre la consapevolezza e aiuta a scoprire il profondo legame che unisce corpo e mente. Secondo la scienza e l'Harvard Medical School ... e noi concordiamo con la scienza e con gli autori ...dicono gli autori ... Dr. Marlynn Wei & Dr. James E. Groves "Il libro che state leggendo è diverso dagli altri volumi sullo yoga, perché fornisce un punto di vista medico, basato sui risultati di ricerche scientifiche. In queste pagine mettiamo a vostra disposizione la nostra esperienza di medici che praticano lo yoga e lo utilizzano nell’esercizio clinico per trattare stress, ansia, depressione, dipendenze e disturbi post-traumatici.” #centroyogaederel
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Argomento trattato nella scuola di formazione insegnanti Hatha Yoga e Ayurveda.
PERCHE’ LO YOGA SERVE ALLA REINTEGRAZIONE PERSONALE ? Ciascuno di noi ha vissuto momenti in cui sembrava che tutto crollasse e si disintegrasse in tanti frammenti impossibili da tenere insieme. Eppure spesso l’aspetto più frammentato e caotico della situazione non erano gli eventi in se’ e per se’ ma lo stato della mente. D’altro canto, ciascuno di noi ha vissuto momenti, benchè temporanei, in cui ha provato l’esperienza dello stato di integrazione, uno stato in cui la mente percepisce chiaramente, in cui sembra prevalere la sensazione di un ordine implicito e in cui ci si sente pieni di amore per tutto ciò che ci circonda. Uno stato in cui, in poche parole, ci si sente liberi. Ciascuno di noi desidera ripetere quell’ esperienza. Vorremmo trovare un modo per vivere perennemente in quello stato, invece di cadere sempre in balìa del desiderio, della rabbia, dell’avidità, della frustrazione, del dispiacere e della disperazione. La reintegrazione è il processo di mutamento che trasforma la mente errabonda in una mente centrata, la mente preda dei desideri in una mente appagata, la mente condiscendente verso di sé in una mente realizzata. E’ un processo chiamato yoga. Ci sono tanti modi per spiegare il significato della reintegrazione, ciascuno dei quali riporta alla stessa descrizione: quella di una mente lucida, non ostacolata da alunchè, che vede con chiarezza. Quando vediamo le persone, le cose e gli avvenimenti della nostra vita per quello che veramente sono, prendiamo le decisioni e diamo corso alle azioni che vanno nella giusta direzione. Per descrivere questo stato di integrazione possiamo anche servirci del termine samadhi, o unità. Non esiste separazione, lo stato di integrazione è yoga. Questo stato di integrazione, o di unità, non è qualcosa che creiamo dal nulla con uno studio o una pratica diligenti. Interiormente siamo già integrati. Siamo già capaci, per natura, di avere una percezione chiara. Il nostro sé più riposto è già in uno stato di integrazione. La mente è ciò che maschera quella chiarezza, provocando deformazioni, azioni e giudizi errati che portano alla sofferenza. Una mente non integrata produce sofferenza, schiavitù; lo stato di integrazione è invece una condizione in cui c’è libertà e si gode di ottima salute. L’autentica reintegrazione personale coinvolge tutti gli elementi della vita. Di fatto, il vero significato che sta alla radice della parola ‘yoga’ è ‘integrare’. Tali aspetti comprendono il corpo, il respiro, la mente, l’alimentazione, il comportamento dei sensi, le abitudini, la società e l’ambiente dell’individuo. Per reintegrare la mente è necessario comprendere non solo il suo rapporto con tali fattori, ma anche l’interrelazione tra questi ultimi. L’integrazione è una questione di equilibrio. Secondo la filosofia dello yoga la mente si muove normalmente in molte direzioni. Allo stesso tempo però, sappiamo che è possibile dirigere tale movimento, il che fa pensare all’esistenza di un’altra entità: l’osservatore. L’osservatore è per sua natura costante e immutabile, come la mente esperisce il mondo tramite i sensi, così l’osservatore ‘vede’ attraverso il proprio strumento di percezione, la mente. Quando la mente è libera esperiamo le cose come sono veramente. L’obiettivo più ambizioso della pratica yoga è reintegrare e rendere chiara la visione. Non entra nel merito della composizione specifica di tale visione, ma insegna a comprendere la natura della falsa percezione e i modi in cui eliminare gli ostacoli. Lo yoga è ricerca della vera libertà. |
"Affidati alla vita in assenza di credenze
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