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I numerosi benefici dello yoga per la salute sono ormai noti, non solo nell’esperienza “empirica” di chi fa yoga e, con la pratica, sperimenta in prima persona una crescente sensazione di benessere, ma anche nella ricerca scientifica condotta in ambito medico.
Forse può suonare persino un po’ banale, ormai, osservare che praticare le asana rende il corpo più forte ed elastico, distende la schiena, aumenta la capacità polmonare o riduce lo stress nervoso… D’altra parte, “fare attività fisica fa bene”, lo sappiamo tutti istintivamente - ma è davvero tutto qui? In realtà il legame tra yoga, salute e guarigione è ben più complesso e articolato: la Yogaterapia (o Yoga Terapia) è infatti un approccio allo yoga sofisticato, che unisce tradizioni filosofiche antiche e la moderna scienza medica, proponendo l’uso dello yoga per alleviare specifici disturbi della salute, per aiutare a risolverli e, soprattutto, per prevenirli. “È più facile prevenire che curare” è il presupposto di tutta la terapia yoga. È un presupposto dal sapore moderno (oggi la medicina allopatica occidentale dà grande importanza alla prevenzione, ma è ancora una faccenda relativamente “recente” rispetto alla storia della medicina), ma lo Yogaterapia affonda le sue radici in una saggezza molto antica, il pensiero filosofico della medicina vedica, diffuso in India tra il 1500 e il 500 a.C., e della sua successiva evoluzione nella tradizione ayurvedica. Le radici antiche della Yogaterapia Anche se si trattava di una forma di medicina molto primitiva, i saggi della tradizione vedica (e poi ayurvedica) avevano intuito concetti sofisticati come quello della psicosomatica: ritenevano che una delle principali cause della malattia fosse la “trasgressione alle leggi del Dharma” (le regole spirituali, morali e sociali alla base del Tutto), che porta infelicità all’anima e questa, a sua volta, causa dolore e malattia al corpo e alla mente. Secondo la tradizione dell’Ayurveda, per ottenere la guarigione occorrono un medico competente, una medicina efficace, l’ascolto e l’attenzione intensa del medico verso il paziente e la ferma volontà del malato di guarire: la consapevolezza su questi ultimi due elementi, nonostante siano fondamentali, è stata a lungo decisamente carente nella medicina allopatica (e purtroppo lo è spesso ancora oggi).La medicina ayurvedica ancora oggi in India è ufficialmente riconosciuta dal governo a fianco della medicina occidentale, è conosciuta in tutto il mondo ed è fonte di insegnamenti preziosi per mantenere il corpo in buona salute. L’Ayurveda insegna che la disciplina, sia sul piano morale che fisico, è fondamentale per mantenere il corretto funzionamento dell’organismo; lo yoga ci fornisce proprio le indicazioni morali, i consigli per lo stile di vita, le tecniche e le pratiche da rispettare per promuovere o ristabilire questo equilibrio. Le tensioni psichiche creano, come si è visto, dei blocchi energetici i quali, a loro volta, generano delle disfunzioni delle ghiandole e degli organi del corpo fisico. Anche muscoli e articolazioni risentono di tali tensioni psichiche. Con la pratica delle posizioni, il fenomeno viene invertito. Grazie alla consapevolezza crescente delle tensioni muscolari e degli squilibri respiratori, e attraverso il rilassamento muscolare e la regolarizzazione del respiro, l’energia circola meglio nel Pranayama-Kosha e agisce sugli organi e la psiche. Il benessere che si prova allora non significa che si sia raggiunto qualche traguardo importante: esso è semplicemente dovuto alla circolazione del sangue, al movimento dell’energia, al migliore funzionamento dell’organismo e al rilassamento del sistema nervoso. La pratica regolare dello yoga consente di alleviare, se non di guarire completamente, problemi fisici diversissimi che rendono difficile la vita quotidiana (asma, allergie, diabeti minori, insonnie, problemi intestinali ecc.). #centroyogaederel.com
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"Affidati alla vita in assenza di credenze
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