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L’uso del sale ha origini antichissime: 10.000 anni fa, nel Neolitico, con la nascita dell’agricoltura si modificò profondamente lo stile di vita dell’uomo. Il cambiamento nell’ alimentazione che derivò dall’ampio consumo di cereali coltivati (poveri di sale), ma soprattutto la necessità di conservare a lungo, mediante salatura, le derrate alimentari deperibili (carne e pesce), rese necessario il diffuso utilizzo del sale o propriamente del Cloruro di Sodio.
Omero lo chiamava “sostanza divina”, mentre per Platone il sale era “particolarmente caro agli dei” e Plinio, afferma (Naturalis Historia XXXI, 88) che non era possibile concepire una vita civilizzata senza di esso.. La storia del sale è la storia delle saline, delle miniere di salgemma, delle flotte che hanno attraversato i mari, delle carovane che hanno attraversato il Sahara, le Ande; questa è anche quella dei mercanti che hanno risalito fiumi d’Europa, della Russia, della Cina, dell’America. La storia del sale è stata dunque quella dei rapporti tra culture, paesi in grado di produrre abbastanza sale da poterne anche esportare a quelli che ne erano carenti. Incomincia con la comparsa delle prime civiltà stabili, quella dei Sumeri a Babilonia, quella dell’Egitto, quella della vallata dell’Indo, verso il V o VI millennio a.C. Nel III millennio a.C. quella della Cina, nel II millennio quella degli Ittiti e degli Ebrei intorno al Mar Morto. Queste popolazioni, nel passaggio dallo stato di cacciatori-raccoglitori allo stato di allevatori-agricoltori, dovettero risolvere vari problemi, il più importante dei quali fu quello di proteggere e conservare le derrate alimentari, ed in particolare la carne degli animali, fino a che si scoprì che la carne ed il pesce potevano essere conservati coprendoli con il sale. E’ dunque, come detto sopra, nel Neolitico che il sale entrò a far parte dell’alimentazione umana principalmente come conservante. Solo in epoche successive, infatti, si determinò quel cambiamento del “gusto” che lo rese indispensabile come “sapore” e lo introdusse nella preparazione e nella cottura dei cibi. Dall’età Neolitica alla Rivoluzione industriale e fino ai nostri giorni i salinai hanno prodotto il sale seguendo due procedimenti fondamentali che si sono andati via via perfezionando. Alcuni hanno estratto dal suolo il salgemma e le acque salate che poi facevano bollire. Altri hanno ottenuto la stessa sostanza con una controllata evaporazione solare delle acque salate. Operazioni queste che potevano svolgersi in località ben precise dove si riscontravano condizioni naturali e sociali per lo sfruttamento da parte degli uomini. Con l’ascesa dell’Impero romano la produzione ed il commercio del sale divennero importantissimi in Europa, soprattutto perché si aprirono nuove vie commerciali e perché Roma monopolizzò tale commercio. Famose sono le saline di Ostia e quelle, di origine etrusca, collocate presso la moderna Fiumicino e note nell’antichità con il nome di Campus Salinarum Romanarum. Scavi archeologici attualmente in corso intorno all’Aeroporto Leonardo da Vinci (Fiumicino) hanno riportato alla luce le canalizzazioni, le vasche di evaporazione e le infrastrutture produttive che costituivano il cuore del Campus Salinarum Romanarum. Nel medioevo il sale fu usato anche come moneta di scambio e servì addirittura per un’imposta, la famosa “Gabella” pretesa da Filippo il bello. Sotto il segno del sale sono sorte antiche e magnifiche città (per es. Salisburgo), si sono costruite strade (le famose “Vie del Sale”), sono scoppiate rivoluzioni, sono state combattute guerre e vinte battaglie. Nel 1930 Gandhi condusse il popolo indiano all’indipendenza dalla Gran Bretagna guidando la famosa “Marcia del sale” contro le imposte vessatorie che il monopolio britannico imponeva su questo bene di fondamentale importanza, imposte che colpivano specialmente le decine di milioni di indiani che vivevano nella miseria più profonda. Durante la storia dei popoli il commercio del sale è quasi sempre stato controllato dal potere centrale; basti pensare che in Italia solo nel 1975 è cessato il monopolio sul commercio del sale da parte dello stato che imponeva una imposta attorno al 70% del prezzo di vendita. L’uso del sale non solo è stato importante in ambito economico ma anche mitologico e religioso. Gli Egizi lo utilizzavano nel processo di mummificazione, mentre per i Maya era una medicina mescolato a olio o miele. Gli antichi greci e gli ebrei impiegavano il sale durante i sacrifici così come all’interno dei templi romani le vestali preparavano una salamoia per salare la “mola” sacrificale, essendo il sale considerato simbolo di incarnazione e di perpetuità per il suo potere purificatore. Presso gli antichi ebrei il sale, per la sua caratteristica di rendere gradito il cibo, diventava simbolo della gioia di ritrovarsi nella stessa tavola, per cui mangiare assieme significava vivere in unione di sentimenti fraterni. Nel Nuovo Testamento il sale ha trovato ugualmente posto, inserito in numerose metafore o parabole come simbolo di saggezza, incorruttibilità, eternità e alleanza tra Dio e uomo. Nel Vangelo, Gesù nel Discorso della Montagna, rivolgendosi agli Apostoli, dice ”Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato?” (Matteo 5,13). A Roma, l’ottavo giorno dopo la nascita di un bimbo, gli si passava un pezzetto di sale per tenere lontani da lui i demoni e i geni del male. Anche nella civiltà cristiana, un poco di sale veniva posto in bocca al battezzato. A Praga anticamente il sale era offerto agli ospiti in segno di amicizia , mentre i Germani giuravano con la mano affondata in esso. Nei Paesi Bassi una delle possibili pene capitali messe in pratica in passato consisteva nel nutrire il reo con cibo in cui era totalmente assente il sale: la morte era garantita. E, per finire, il sale lo troviamo pure nel bagaglio delle nostre superstizioni: molti credono nella sua forza apotropaica, facendolo cadere sull’olio versato. Ma c’è anche chi teme disgrazie per se stesso, se malauguratamente il sale cade per terra; mentre scagliarlo porta male agli altri. Il galateo medievale europeo prestava molta attenzione a come si maneggiava il sale a tavola: lo si doveva toccare con la punta di un coltello e mai con le mani. Un costume popolare presente in diverse nazioni europee vuole che si getti un pugno di sale nella bara di un defunto prima della sepoltura. Le nostre nonne facevano diversi usi del sale nelle faccende della casa prima dell’arrivo dei moderni prodotti chimici e di pulizia. Comunque molti rimangono validi anche al giorno d’oggi e spesso sono molto più economici dei nuovi prodotti. Ecco alcuni esempi: evitare che le candele colino, togliere la fuliggine, mantenere freschi i fiori recisi, sgelare i marciapiedi e le strade, deodorare le scarpe, testare la freschezza delle uova, pulire il frigorifero, pulire l’argenteria ossidata, rimuovere l’odore di cipolla dalle mani, prevenire la formazione di muffa, ravvivare i colori, togliere le macchie di sudore, sbiancare il cotone o il lino, e molti altr SALE e BELLEZZA Questo prezioso prodotto non si usa solo per l’alimentazione o per conservare prodotti che devono durare nel tempo, ma ha anche tanti usi in ambito cosmesi e bellezza. Infatti, ha la capacità di catturare i liquidi che ristagnano nei tessuti, drenando e idratando il corpo. Ma come impiegare il sale in casa per la bellezza quotidiana? Ecco qualche consiglio.
Non sono in molti a sapere che il sale è, in effetti, un vero e proprio prodotto “magico”: oltre all’uso in cucina e per la bellezza, si può utilizzare anche in tanti altri modi. Ecco qualche suggerimento...
un oggetto per la vostra casa o ufficio che coniughi benessere psicofisico e un tocco di eleganza per il vostro arredamento? ... in tal caso, forse le lampade di sale potrebbero essere quello che state cercando. Un oggetto, che può aiutare a prevenire i sempre più frequenti disturbi che affliggono chi trascorre molte ore della propria giornata in ambienti chiusi. Scopriamo insieme quali sono le proprietà delle lampade di sale .. Sono TRE le principali proprietà che le rendono efficaci: FONTI DI LUCE RILASSANTE, grazie al tipico colore del sale himalayano. La luce emessa dalla lampadina, filtrata dal salgemma rosa, assume toni caldi e ovattati, motivo per cui le lampade di sale hanno trovato applicazione nella cromoterapia. In particolare, secondo i principi di questa medicina alternativa, il colore arancione prodotto dalle lampade avrebbe un effetto liberatorio sulle nostre funzioni fisiche e mentali, inducendo serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vivere e ottimismo. DEUMIDIFICATORI NATURALI, grazie alla tipica efficacia del sale nell’assorbire l’acqua. Stanze troppo umide favoriscono la proliferazione di muffe, acari ed altri parassiti, principali responsabili di patologie respiratorie di tipo infiammatorio e allergico. Inoltre un ambiente con umidità controllata (quindi attorno al 40 – 60%) aiuta a prevenire dolori di tipo reumatico ad ossa e articolazioni. IONIZZATORI NATURALI, grazie alla reazione che avviene tra il sale della lampada e le micro-molecole d’acqua presenti nell’aria. Per mezzo del calore creato dalla lampadina, quando questi due elementi entrano in contatto rilasciano ioni di sodio e cloruro, carichi negativamente. BENEFICI PER IL CORPO Le lampade di sale, con la loro azione ionizzante e deumidificante, portano benefici diretti per la nostra salute fisica, e nello specifico:
Non solo benefici per il corpo, ma anche per il nostro stato d’animo. Le lampade di sale, riportando gli ambienti in cui viviamo all’ equilibrio elettromagnetico, e grazie alle proprietà terapeutiche della luce emanata, aumentano il nostro benessere mentale, e in particolare:
GROTTA DI SALE Un medico polacco, che visse a metà ‘800, aveva notato come coloro che lavoravano nelle miniere di sale godevano in generale di un stato di salute migliore rispetto a chi lavorava in altri tipi di miniere o a chi faceva altri lavori. Ideò così la haloterapia ovvero quella terapia curativa che sfrutta gli effetti positivi di sale e iodio grazie all'esposizione in ambienti che ne sono ricchi. In sostanza le grotte di sale, oggi molto apprezzate dalla medicina alternativa, riproducono quanto può fare della sana aria di mare al nostro organismo. Realizzate ovviamente non con il sale da cucina ma con il salgemma o con il sale rosa dell’Himalaya, queste grotte hanno pavimenti, pareti e soffitti di sale oltre che stalattiti, piccole cascate d'acqua e altri particolari utili a rendere più suggestiva l’atmosfera per i visitatori (ne esistono però anche di più semplici costituite da una sola stanza ricoperta di sale). VANTAGGI HALOTERAPIA .. permette di aiutare a risolvere numerose patologie soprattutto quelle del sistema respiratorio e della pelle. Gli effetti benefici della permanenza in queste grotte sono dovuti appunto al salgemma che viene immesso nell’organismo attraverso la respirazione ma anche assorbito tramite la pelle. Oltre infatti che essere ricoperte di sale, queste grotte hanno sistemi in grado di nebulizzare le microparticelle di sale nell’aria in modo che le persone che le visitano possano inspirarlo e sfruttarne i benefici. Le particelle di sale marino che entrano nelle vie respiratorie offrono il vantaggio di lenire le infiammazioni alle mucose, contribuendo a fluidificare il muco e liberare i bronchi. Ecco perché spesso le grotte di sale sono consigliate a chi soffre di malattie alle alte o basse vie respiratorie croniche o acute. Buoni risultati si ottengono anche nel trattamento delle malattie della pelle: psoriasi, dermatite, eczemi, ecc. Altro vantaggio che offrono le grotte di sale è quello di rilassare il sistema nervoso agendo come calmante nei confronti dello stress. Non è un caso che esistono ormai diversi centri che abbinano alla permanenza nella grotta di sale anche la pratica dello yoga, della meditazione, la musicoterapia o altro per rendere l’esperienza ancora più completa e salutare sia dal punto di vista fisico che psicologico. #centroyogaederel BLOG EDEREL
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